Una delle prime cose che ho fatto, quando sono entrata nella redazione di inutile, è stata farmi dare una delle vecchie borse di tela dell’associazione.
La uso spesso: così tanto da averle procurato un bel buco su un fianco, che ancora sto cercando di sistemare con quel poco che so di cucito e indipendenza personale.
Penso che le borse di tela siano una delle ricompense più belle che si possano avere in cambio del sostegno (non ci giriamo attorno: economico) a qualcuno. Sono, nel cento per cento dei casi, utili in tutte le occasioni; a volte hanno delle belle stampe, colorate, in bianco e nero, con delle scritte, o delle illustrazioni; le si possono abbinare all’abbigliamento; possono essere un metodo simpatico per rompere il ghiaccio («Ehi, ma dove hai trovato quella borsa?» «Ti piace? Guarda, ora ti spiego…»); hanno un significato specifico nella nostra cultura, come riassunto bene in un pezzo del Post dell’anno scorso; eccetera eccetera.
Per riassumere: le tote bags sono una passione di tutte noi, a inutile.
Fra le tante cose che stiamo facendo in questo 2018, abbiamo deciso che non potevano mancare delle nostre nuove borse.
Incidentalmente, spostandoci un po’ verso sinistra (o verso ovest per gli appassionati di geografia) sulla cartina geografica, a Torino quest’anno è nato Zanna Dura, un nuovo, splendido laboratorio in cui serigrafia, stampe, incisioni e cani convivono pacificamente fra quattro mura ricoperte di attrezzatura e uno stendino appeso al muro per far asciugare i lavori.
Con Eugenio, che assieme a Myriam, André, e Colçon, la boss del laboratorio, ha fondato Zanna Dura, abbiamo già lavorato all’inizio di quest’anno, per Effemeridi, e ci siamo trovate così bene che non potevamo farci scappare la possibilità di rifarlo.
E infatti siamo orgogliosissime del risultato.

L’illustrazione di Eugenio ci rappresenta molto: quale associazione migliore per descriverci che quella con degli animali di tutti i giorni, ma quelli che non ti aspetti? Sempre presenti, con racconti, podcast, newsletter, speciali, ma sempre ai margini, energicamente indipendenti, a guardare il mondo che si svolge attorno a noi. (Il suggerimento per l’illustrazione è stato di Marta, nostra cara autrice.)
In più, e col rischio di far sembrare tutto questo piccolo editoriale una televendita, lo dico: le borse sono resistenti. Ho già provato a trasportarci i miei due chili di broccoli settimanali e assicuro grandi prestazioni.

Ringraziamo quindi Eugenio, Myriam, André e l’incredibile Colçon, per essere state delle perfette persone con cui lavorare: se qualcuno di voi che sta leggendo ha bisogno di stampe, incisioni, serigrafia, o anche solo di vedere un enorme cane nero la cui passione è giocare con l’acqua, Zanna Dura è il posto giusto.
Le tote bags di inutile sono disponibili sul nostro sito e agli eventi futuri che faremo (perché ne faremo, lo promettiamo). Costano 15 euro, e li valgono tutti. Vi aspettiamo.
